Pubblicità (Advertising)

About this poem

(Italian version) Pubblicità La lavagna segna confini Un mare, una montagna delimitano Una casa galleggiante e le nuvole Sospirano aria di cieli imporporati Di talco. Come può il firmamento Tossire, cacciare dal petto gli astri E sanguinare? Pubblicità. Tua madre rinnova L'aia di casa, la vedi stirare Ogni petalo, i fili d'erba dell'orto, Lucidare i limoni per cena, Passare lo straccio in giardino Allontanando la polvere, quegli acari Di pelle che ti hanno cresciuto? Pubblicità. Ora, perché non mangi a casa e con Amici ti allontani da lei bevendo birre? Il cielo tossisce la pubblicità che Ti nutre, dovresti pensare a lei, Andare da lei, le mani sui capelli di grano Carezzare quel volto avvizzito Deterso di lacrime asciutte. Pubblicità. Tu canti canzoni, spegni le notti Prima di coricarti nel pieno mattino. Sul cielo di porpora veleggi Sospinto dal fragore di una tosse Di talco. Pubblicità. I remi usali Non andare in balia dei tormenti, Ammaina le vele, non sei marinaio Né conosci i venti, le tossi e i sospiri Del cielo; meglio navigare sulle gocce Di pioggia di un tenero stagno Che dà brezza ai capelli sull'orizzonte Senza radici dove i gabbiani volano senza ali Senza valigie come ragni che indossano scope Per ramazzare tele dipinte da topi di ombre mute Come sono i vampiri e gli zombie, spettri appesi Al cervello meccanico. Vai al sito Dei poeti, chiedi vitto e alloggio Una casa nuova di zecca, una zeppa Per sistemare la credenza. Sia la tua casa nuova di zecca, abbi un Figlio nuovo di zecca, ti auguro. Pubblicità. Tua madre spazzola, tua madre sogna I limoni in insalata attendono Che tu faccia ritorno. Non tornare, non tornare A una vita di seconda mano. more »