Lo tempo d’amor agognato

Il tempo d’amor agognato agnogna d’amar ancora.

Sicchè l’astro non mi apra, il cor mio s’ancora.

Sol un piumeoso soffiar di bora
Leverà quel tel lo cui polvere si posò ancora.

Lo tempo ivi parlar d’un miraggio
Ove il tuo guardar mi dia coraggio

Di miei lumi faccio oro
Se parol si fattà ragionar coloro

Si criticar il mon signor vuole
Delle mie geste altro non duole

Semmai tentar non nuoce
Io voler l’animo mio ca cuoce

Orsù incontrai lo gentilezza vostra
Ove lo tempo sia cosa nostra

Non dimandar si codeste parole
Sia d’ausplicio alla nostra prole

Si destin ingannò lo fato
La fiaba vostra renderò fatato

Sicchè i mei sensi baciati
Da vostre parol saran amati

La storia vostra m’è famigliare
Allor io volgo si sguardo astrale

Si lo vostro disguire è da intuire
Lo mio pensier è da chiarire

Lo termine “dama” è un giuoco da archittetare

Io volervi chiamare con nome teatrale

Poiché ivi risiede l’arte del chiacchierare
La man mia è di color emale

Giulivan le parole mie con parole vostre
Come giuliva le idee nostre

Si vossignoria tace rimirando lo passato
Come lo tempo tace per lo tempo giocato

Il mio desiderio sarà esaudito
Se colei mi porgerà un dito

Allor sarò contento
Si baciar pò sopra lo mio mento.